Mi raggiunge il fischio dell’arbitro
nella sera tra quello dei grilli;
ragazzi invisibili che rincorrono
un pallone e io che rincorro i pensieri
di questo diario estivo.
CONCERTO NEL CHIOSTRO
Stasera almeno non ci sono zanzare.
Ho salutato Maria Pia.
Certo che in un quadro così… ma cos’era, un
convento?
Scusi, è occupato?
Pronto pronto, prova prova.
Ce l’hai l’apparecchio auricolare?
No, settimana scorsa ero in ferie. Com’era?
Una sciarpetta avrebbe fatto al caso.
Ma sono giovanissimi!
Amore, ricordi?
Dopo, nell’intervallo semmai.
Poco pedale… sempre poco pedale… bravo così.
Come sarebbe piaciuto al povero Piero!
Non so, io c’avevo una colonna proprio davanti.
Dormivi?
È andato a fumare una sigaretta.
La clarinettista mi ricorda la Chiara.
C’era la fila, ci andrò dopo a casa.
Andiamo, papà?
A domani sera, alla partita.