Condannati a lasciare segni
anche se vogliamo riposare
nel bianco della pagina
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Leggendo queste poesie
poni mente anche a quelle
che non figurano, scartate
per mia e tua convenienza
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Cosa udii
la prima volta?
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I suoni della madre
non dovevano differire
dal cigolio delle porte
o dal pigolio del mattino
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Tutto mi parlava già
in versi?
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Con la scoperta tardiva dell'astio
innaturale del padre per il figlio,
del re deciso a non cedere
trono e corona
innaturale come per la madre
metter via tra i morti un figlio
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Ero attratto da zone morte
impercorse, sul cui fondo
si raccoglieva il putrido di scarti
dal lucore di gemme.
Me ne impastavo le mani
e ne respiravo a pieni polmoni il fetore,
triste e grato dello sfacelo d'ogni cosa
***
Io che dormo tra due barche
e dalla banchina vengo scacciato
senza denaro senza ormeggio
la notte come il giorno
navigante sfortunato
non solco le acque per diletto
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A lungo mi credetti Charlie Chaplin
portavo abiti rattoppati, scarpe sformate
poi ho capito che Charlie Chaplin era un altro
cominciai a girare nudo
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Portate bicchieri coppe e vasi
perché stasera ho tristezza,
portate calici botti e recipienti d'ogni sorta
perché nessuna mia lacrima
vada persa
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Non hanno forse ragione loro,
i bambini, quando la figura
umana tracciano con contorni
incerti e sproporzionati, quando
ne colorano solo una parte e i margini
oltrepassano e componenti
tralasciano e attributi esagerano?
Ma chi, oltre a loro, sopporta
la sghemba follia?
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Luna vagabonda appoggiata
allo stipite, indecisa se avanzare
o indietreggiare, intoni un canto
sguaiato per farti udire dalla Terra
valle umbratile, Luna insoddisfatta
nessuno che ti chiede come stai,
lassù sola, se chiedi un passaggio
di sicuro non c'è un posto per te
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E ora dovrei dire Dio -
proprio qui e in questo momento -
ma la mano si ritrae e il pensiero,
pure mi chiedo tra tante illusioni
perché proprio questa
mi sia negata
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Metafore potenti come la cacciata dei ragazzi
(non dovevano avere più di dieci anni)
Adamo e Eva dal paradiso terrestre;
suonò al loro orecchio annuncio di morte
si scoprirono nudi davanti all'indice puntato
morirono già una volta in tenera età.
Vissero poi come tutti, rimpiangendo
il giardino e i frutti d'oro
***
Un amore non dichiarato era
il mio sentimento di ragazzo
per il mondo: non conoscevo
parole, non potevo invitarlo
a brindare.
Sei stata tu ad aprirmi un varco
nel suo grembo; a te devo questa grazia
e questa pena
***
Imbrigliato
vincolato
accalappiato
soggiogato
incastrato,
l'uomo ha una sua idea
di libertà
***
Fammi aggrappare anche oggi
al legno che galleggia
alla parola che non sprofonda,
perché mi traghetti con la sua forza di senso
là dove le acque morte non salgono
sopra il calcagno, e io possa balzare
come in groppa a un leone dentro
la verginità di questa foresta
*** DANIELE