LA FRASE
La frase: Oh, com'è diventato grande!
che alle orecchie d'un bambino deve suonare
stupida oltre che un tantino offensiva,
dev'essersi insinuata nelle nostre città
frettolose e distratte, solitarie.
O forse è sempre esistita,
di fronte al tempo, inesorabile
che batte la sua strada.
VACANZE
A uno hanno rubato il portafoglio
a uno è quasi caduto l'aereo
all'altra se n'è andato un parente
a uno la cantina allagata
a uno la città bombardata
io, dal mare abbronzato son tornato.
E NON TE NE SEI ACCORTA
E non te ne sei accorta
di com'era diverso prima
da ora? Considera un'immagine
prima semplicemente si specchiava, adesso
è capovolta.
Non hai parole
ma dai giovani ti separa
una dimensione
il tempo
da te ti separa
considera
le parole già dette.
Daniele
mercoledì 27 febbraio 2013
mercoledì 6 febbraio 2013
IL PONTE
Aveva attraversato il ponte per la prima volta
una sera, da innamorato, faccia alle stelle.
La compagna diceva: non sarà
il Golden Bridge, ma sempre un ponte è.
Non era un ponte a cinque archi, non era seducente,
era un ponte e la gente ci passava sopra,
così come il vento, il vento di quei paraggi.
Ma non era gente, quella lì, da far troppe storie...
se non tirava quel vento, anzi, non gli sembrava neanche bene.
Adesso che lo attraversa ogni mattina, è diventato
anche il suo ponte. Si ricorda di averlo visto in costruzione,
ci veniva apposta a guardare gli operai. Erano giorni caldi,
ma gli operai dicevano: non si costruisce il ponte
solo d'estate. Una volta s'era ammalato e non potendolo
attraversare, pensava al ponte costruito e alla gente
che continuava ad attraversarlo. Non più innamorato,
lo stesso lo attraversa, lo sguardo volto alle facce della gente
che ama il vento e si ricorda di come dicevano,
che il ponte non si costruisce solo d'estate.
Daniele
Aveva attraversato il ponte per la prima volta
una sera, da innamorato, faccia alle stelle.
La compagna diceva: non sarà
il Golden Bridge, ma sempre un ponte è.
Non era un ponte a cinque archi, non era seducente,
era un ponte e la gente ci passava sopra,
così come il vento, il vento di quei paraggi.
Ma non era gente, quella lì, da far troppe storie...
se non tirava quel vento, anzi, non gli sembrava neanche bene.
Adesso che lo attraversa ogni mattina, è diventato
anche il suo ponte. Si ricorda di averlo visto in costruzione,
ci veniva apposta a guardare gli operai. Erano giorni caldi,
ma gli operai dicevano: non si costruisce il ponte
solo d'estate. Una volta s'era ammalato e non potendolo
attraversare, pensava al ponte costruito e alla gente
che continuava ad attraversarlo. Non più innamorato,
lo stesso lo attraversa, lo sguardo volto alle facce della gente
che ama il vento e si ricorda di come dicevano,
che il ponte non si costruisce solo d'estate.
Daniele
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