L’arrivo di Victorino fece lentamente diminuire il ballo, il
battito delle mani e la musica, fin quando tutto tacque e tutto si fermò;
Victorino vide la sua espressione riflessa nelle facce dei piccoli abitanti,
quello sguardo che loro avevano era di sbalordimento ed incredulità, e lui era
convinto che anche il suo sguardo fosse in quel modo. Si avvicinò a lui Chupa,
quello che si presentò come il capo del villaggio, era leggermente più alto
degli altri e forse per questo era stato eletto capo; Victorino fece un passo
avanti e mentre salutava con un semplice cenno della mano, pensò che la
leggenda che narrava della loro statura era vera, non superavano a colpo
d’occhio i centoventi centimetri di altezza. Sorrise pensando che forse anche
la leggenda che avessero dei poteri magici poteva essere vera.
Chupa contraccambiò il saluto alzando il piede destro: -Evlas,
oreitserof.-
-Evlas, oreitserof- rispose Victorino.
Un ohhhh di incredulità si levò dalla folla, il forestiero
parlava come loro.
-Emoc iaf a erecsonoc al artson augnil ?- domandò sbalordito
Chupa.
-Emoc iaf a erecsonoc al artson augnil ?- ribatté prontamente
Victorino.
Ora le risate occuparono il posto dell’incredulità della gente,
ma Victorino si rattristò vedendoli ridere di lui.
-Perché sei diventato triste uomochecamminalento ?- chiese
Chupa.
-Perché sono venuto a cercarvi, per dimostrare a quelli che mi
deridono, che non sono scemo come loro credono, ma anche voi ridete di me.-
-Noi abbiamo riso di te, perché hai risposto alle mie domande
con le mie stesse domande ed allora abbiamo capito che non conosci la nostra
lingua. A proposito come ti chiami ?-
-Il mio nome é Victorino Loco.-
-Il mio nome è Chupa e questi sono i LippoLappi, sono felice di
conoscere il tuo nome, ma tu per noi resterai per sempre uomochecamminalento.-
-Chiamatemi come volete.-
-Cosa sei venuto a cercare ?-
-Sono venuto a cercare voi, per vedere se esistevi e per
dimostrare a me stesso che sono un uomo come un altro.-
-Tu sei migliore degli altri, perché tu ci sei riuscito e loro
no.-
-Tu parli molto bene la mia lingua, dove hai imparato ?-
-Da libri che ho trovato nella foresta, forse lasciati da quegli
uomini che si credono migliori di te. Ma ora vorrei che tu venissi a sedere
intorno al fuoco insieme alla mia gente, sei il benvenuto.-
-Olopop ied ippaLoppiL, otnelanimmacehcomou àrats nif ehc àrrov
noc ion, ehc ais li otunevneb.- esclamò Chupa al suo popolo.
-Ehc ut ais li otunevneb.- gridò la tribù.
-Cosa avete detto ?- chiese curiosamente Victorino.
-Ho spiegato loro che rimarrai qualche giorno qui con noi e loro
ti hanno dato il benvenuto ed ora andiamo a sederci.-
michele
Mi ha fatto tanto ridere la lingua della tribù con a capo Chupa!
RispondiEliminaE trovo interessante la problematica di Victorino che non sopporta che si rida di lui... da seguire con interesse!!!
Carina la lingua al contrario...
RispondiEliminaE ancora in attesa del seguito allora...