venerdì 2 novembre 2012

storiella in cinque parti.....parte 1



LA BALLATA DEI LIPPOLAPPI
Victorino Loco si era stufato di essere considerato lo scemo del villaggio soltanto perché era un uomo molto buono, parecchio ingenuo e pronto a dare una mano a chiunque ne facesse richiesta; addirittura molte volte era lui stesso a chiedere agli abitanti di Tarabaral, se avevano bisogno di aiuto. Ma per questo non riteneva di essere, a differenza del pensiero degli altri, uno scemo.
Tutti si burlavano di lui e lo deridevano, e quel pomeriggio, dopo aver smesso di colorare la staccionata del giardino dove viveva con la vecchia madre, decise che avrebbe dimostrato a tutti che lui era come loro e non un tonto come loro pensavano.
Doveva però fare una cosa che agli altri non era riuscita, ci pensò molto ed alla fine decise di andare nella vicina foresta di Shakakan, dove viveva una tribù, famosa per la bassa statura e per i poteri magici. Nessuno era mai riuscito ad arrivare al villaggio dei LippoLappi, così si chiamava quel misterioso popolo; la foresta era inesplorata e difficile da attraversare, sembrava che, a detta di coloro che avevano provato farlo, fosse stato costruito un grossissimo labirinto per impedire a chiunque di avvicinarsi al villaggio. L’idea di andare a conoscere questo popolo del quale aveva sentito narrare molte leggende, rese molto felice Victorino Loco, il quale con il suo sigaro preferito, l’Harriba, stretto tra i denti, s' incamminò verso la foresta passando davanti all’osteria “El Cocorito”, dove i vecchi abitanti di Tarabaral si ritrovavano. Aveva un grosso sorriso stampato sulla faccia e quando disse loro quello che aveva intenzione di fare, pur sentendosi deridere, continuò la sua strada e continuò a sorridere. Le risate della gente continuarono a fare da sottofondo fin quando Victorino non fu entrato per una decina di metri dentro quella maestosa boscaglia, dopo furono sommerse dall’incredibile silenzio che caratterizzava quell’imponente foresta.
Camminò per ore, la penombra stava oscurando il cielo molto rapidamente, quel labirinto di foglie, arbusti, alberi e piante di vario genere sembrava non avere via di uscita, anche la molta pazienza e l’innata calma di Victorino parevano scomparire, quando improvvisamente sulla sinistra di un grosso albero, apparve una luce fioca ed un suono sommesso.
Dopo aver osservato per qualche minuto ciò che aveva intorno, Victorino decise di andare verso quella direzione, e lentamente, mentre lui si avvicinava, la luce aumentava di intensità e il suono dolcemente si trasformava in una piacevole musica. Arrivò in una spianata grande quanto due volte la piazza del suo paese, la foresta era tutta intorno alle capanne costruite in cerchio agli estremi della spianata; nel mezzo di essa c’era un grande falò ed alcune piccole persone danzavano intorno al fuoco, mentre un'enorme folla seduta, seguiva il ballo scandendo il ritmo della musica con il battito delle mani.

Michele..............

2 commenti:

  1. Caro Mighe,
    come vedi l'inizio del tuo "Lippolappi" mi ha suggerito l'inserto del mio "Gli alberi"! Spero che questo sia l'inizio di una fruttuosa collaborazione a distanza! Ciao.

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  2. Bene, aspetto il seguito..
    Spero presto vero?

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