sabato 22 dicembre 2012

La fine del mondo.........seconda parte............



-Allora buonanotte, a domani – rispose con la sua voce delicata.
-Buonanotte – concluse Lapo con voce roca dall’emozione.
Lei entrò nella sua stanza senza girarsi, e lui mentre apriva la sua camera si dette mentalmente del cretino.
Il soggiorno a Londra passò velocemente e piacevolmente, tra letture di libri sulle varie profezie, visite in città, pub e locali tipici, escursioni, bumping jumping, paintball, free climbing e pratica di altri sport estremi.
Fra loro la conoscenza fu più approfondita, la complicità aumentata e si lasciarono convinti di essere una buona squadra, ma senza aver ottenuto risultati su quello che stavano cercando. Si salutarono calorosamente con l’augurio e la convinzione di vedersi ancora, poi ognuno prese il proprio aereo che li riportò nella loro realtà quotidiana.
Lapo ritornò nel suo piccolo paese e continuò a fare quello che stava facendo prima del viaggio, proseguì ad investigare sui messaggi, non aveva ancora ottenuto risultati ma ora aveva la consapevolezza che non era solo, altri cercavano di capire qualcosa in più su questa folle storia; i suoi sogni continuavano ad essere l’anteprima delle disgrazie ma non aggiungevano altri dettagli alla sua ricerca, il tempo stava passando e mancava ormai un mese alla fatidica data della fine del mondo nella profezia dei Maya, le catastrofi aumentavano, le disgrazie si susseguivano giornalmente; anche gli altri non avevano novità ma la paura sulla situazione del momento era tanta, il terrore che i Maya avessero ragione era molto e quello che stava succedendo nel mondo sembrava confermare la loro tesi.
Una mattina Lapo si svegliò con quaranta gradi di febbre che lo fece stare a letto tutto il giorno sonnecchiando continuamente, ma questo fatto invece di demoralizzarlo lo caricò positivamente, perché durante questi piccoli sonnellini ebbe sogni rivelatori; capì il perché la scelta del soggiorno fu Londra, sognò l’elenco dei nomi che erano presenti e mescolandosi nella sua mente formarono con le iniziali L O N D O N , e ragionando da questo punto di vista si soffermò a ripensare a tutto ciò che era successo nella metropoli, tutte le varie attività praticate erano state indotte dai sogni che aveva avuto; l’esperienza del paintball serviva per diventare una squadra allenata per la guerra, bumping jumping per affinare il coraggio, free climbing e le altre imprese estreme per formare carattere e fisico, tutto sembrava essere stato fatto per forgiarli come guerrieri pronti a combattere; forse quel messaggio era veramente arrivato da un mondo a loro sconosciuto, forse erano veramente degli alieni mascherati da umani, forse qualcuno li stava manipolando e comandando in attesa di qualcosa, ma cosa?!?!
Lapo si mise subito in contatto con gli altri, cominciò con Neeraja poi con Norinaga, del quale aveva apprezzato la saggezza ed infine con gli altri lasciando da ultimo Donovan per il quale provava antipatia e diffidenza. A tutti comunicò le sue scoperte ed anche quello che pensava, era quasi sicuro che fossero alieni in attesa di un comando dalla base madre, fece notare che il loro forum era stato visitato da migliaia di persone, alcune di loro avevano lasciato commenti tipo “Si l’ho ricevuto anch’io, ma sarà stato un problema di frequenza o di segnale” oppure “Ricevuto pure io, ma non crederete davvero a queste storie? Sarà sicuramente uno scherzo!” Tutti gli altri avevano letto o visitato il forum senza lasciar traccia di loro dopo l’avvenuto contatto. Decisero comunque di tenersi in contatto giornalmente, dato che ormai mancavano davvero pochi giorni all’ipotetica fine del mondo.
Lapo continuava a fare sogni ma non scoprì niente di nuovo e neanche gli altri ebbero sogni premonitori, ma la notte tra il 18 ed il 19 dicembre ebbe un sogno che gli fece spalancare la mente; le iniziali delle città dove abitavano lui e gli altri suoi compari di avventura si trasformarono in cubetti, come quelli che ci giocano i bambini, e cominciarono a girare scambiandosi posto l’uno con gli altri sempre più velocemente fin quando improvvisamente si bloccarono allineati formando la parola DARKWAR.
Lapo si svegliò di soprassalto come se avesse preso la scossa, cercò di mettersi in contatto con la sua squadra ma nessuno rispondeva, intuì che forse qualcosa stava accadendo e che era giunto il momento di agire, doveva partire subito, aveva visto nel sogno anche un cartello BUGARACH e li venne in mente che era il piccolo paese dove si ci si poteva salvare secondo la profezia! Riempì uno zaino velocemente e partì con la sua jeep verso il sud della Francia, continuò a telefonare ai suoi amici senza mai ottenere risposte, il viaggio fu lungo ed inquietante, continuava a non capire quale sarebbe stato il loro ruolo in questa storia, era convinto di trovare anche loro in quel piccolo paese francese od almeno lo sperava, avrebbero affrontato insieme l’ora x, il momento cruciale, avrebbero capito cosa era la DARKWAR e cosa erano loro. Ci sarebbe stata la soluzione alla loro indagine.
Man mano che si avvicinava al paese cominciò a preoccuparsi vedendo centinaia e centinaia di persone vestite di nero che camminavano in fila indiana ai lati della strada, riconobbe prima Olivier e poi Oleg e li caricò entrambi; fu contento di vederli ed anche loro lo furono, ma avevano negli occhi un’espressione strana, come se stessero per trasformarsi, anche loro erano vestiti completamente di nero, e Lapo si rese conto di essere vestito di nero pure lui!, ed entrambi erano consapevoli che stava arrivando il momento della verità, Lapo cominciò a raccontare loro del sogno che aveva fatto del paese e dei blocchi e della parola che aveva visto formarsi, loro rimasero impressionati da quello che ascoltarono e dissero entrambi che nel loro sogno c’era un uomo che pubblicizzava questo luogo come salvezza alla profezia e che non dovevano perdere tempo e partire per questa destinazione; anche loro avevano provato a chiamare gli altri compreso lui ma non erano riusciti, sembrava che i cellulari fossero staccati. Arrivarono in paese e naturalmente tutti gli alberghi erano pieni, ma furono chiamati da un vecchio signore con i capelli bianchi che gli offrì di stare in un vecchio casolare, lo propose come se fossero amici, come se lui sapesse chi erano loro, naturalmente non rispose alle loro domande in modo chiaro, rimase sempre nel vago ma s’intuiva che sapeva molto di più! Ed infatti mentre si stavano avviando alla nuova dimora li rassicurò sul fatto che quando sarebbero arrivati i loro amici li avrebbe indirizzati al casolare! Sapeva, quel vecchio uomo sapeva tutto quello che stava accadendo!!! Ma ad una nuova richiesta di spiegazioni, l’uomo sorrise invitandoli ad andare a riposarsi; Lapo ed i suoi amici, pur se a malincuore e con rancore, si avviarono alla loro base. Nel giro di qualche ora si ritrovarono tutti e sette nel casolare offerto dal vecchio uomo, Lapo mentre cercava un po’ di legna trovò un arsenale pieno di armi nuove, gli ultimi modelli sul mercato, e mentre pensava se dirlo o no agli altri, arrivarono Donovan ed Oleg e visto tutto l’armamentario a disposizione si equipaggiarono di pistole, mitra, bombe a mano ed accessori vari, poi chiamarono gli altri che copiarono immediatamente il canadese e l’ucraino; anche Lapo prese due pistole ed un mitra con relative munizioni, ma cominciava a sentirsi infastidito da quella situazione, pensava alla possibile fine del mondo annunciata dai Maya, pensava alla probabile War Dark annunciata da non si sa bene chi e pensava a loro, possibili alieni nascosti dentro se stessi e tutto ciò non li piaceva, sperava che il popolo Maya si fosse sbagliato, non voleva che l’alieno, che forse era dentro di lui, prendesse il posto dell’uomo che era stato fino a quel momento e tantomeno avrebbe voluto far scoppiare una guerra per distruggere tutta l’umanità, almeno così credeva che sarebbe andata a finire.
Cercò, guardandosi intorno, uno sguardo simile al suo, ma non lo trovò, anzi vide eccitazione negli occhi degli altri, anche Neeraja pur mantenendo il suo fascino sembrava sul punto di trasformarsi; non sapeva cosa fare, ma sapeva che doveva fare qualcosa ed il prima possibile.
Mangiarono e poi andarono a dormire, c’erano soltanto quattro stanze e tirarono a sorte le coppie, la bella Neeraja in quanto unica donna venne lasciata sola, gli altri accoppiamenti furono Donovan ed Oleg, Luizinho ed Olivier, Lapo e Norinaga; Lapo fu contento del suo compagno gli era piaciuto fin dal primo momento che ci aveva parlato ed anche se lo conosceva poco sentiva di potersi fidare.
Nella nottata Lapo sognò di essere un condottiero che a capo dei suoi uomini invadeva, distruggendo ed uccidendo, nazioni su nazioni creando un vasto impero, Fermali con la mente e poi uccidili, fermali con la mente e poi uccidili sentiva rimbombare nella sua mente. Si svegliò di soprassalto  e dopo aver analizzato la situazione decise di confidarsi con il saggio Norinaga, dopo averlo svegliato gli raccontò tutto ciò che credeva di aver scoperto, cosa stavano per diventare e quello che avrebbero dovuto commettere; e confessò, non sapendo se stava facendo la cosa giusta, che lui non voleva far parte di questa storia ed avrebbe combattuto per impedirla ed avrebbe voluto che anche lui fosse dalla sua parte. Norinaga lo fissò per tutto il tempo che lui parlò, poi stette in silenzio per alcuni minuti e dopo essersi guardato intorno confermò la sua presenza al fianco di Lapo che fu felice che il giapponese avesse accettato e propose di dirlo anche a Neeraja, la proposta venne immediatamente accolta per il semplice motivo che anche lui riteneva l’indiana una persona fidata, ma al tempo stesso chiese che agli altri non fosse detto niente, almeno per ora, dovevano prima assicurarsi della loro fedeltà. Lapo annuì con convinzione ed andò a bussare alla porta dell’indiana che dopo aver aperto lo invitò ad entrare. Anche lei accettò subito, anche lei non voleva diventare uno strano essere, anche lei non voleva la WarDark, anche lei aveva voglia di baciarlo e si baciarono. Entrambi tornarono nella camera di Lapo e aspettando l’alba ragionando su cosa avrebbero dovuto fare nel momento che sarebbe iniziato tutto o il nulla, naturalmente avrebbero dovuto agire in modo che nessuno sospettasse qualcosa e farlo soltanto al momento giusto, dovevano cercare di sapere quando tutto ciò sarebbe cominciato e dovevano farsi trovare pronti e rilassati, perciò decisero che era meglio dormire qualche ora.
Verso le undici furono svegliati da un suono di una sirena ed un altoparlante avvertiva che un’ora dopo dovevano adunarsi nella piazza del paese. Si vestirono e scesero a fare colazione, gli altri erano già pronti ed armati e dopo averli salutati si avviarono alla piazza, e poco dopo Lapo, Neeraja e Norinaga li raggiunsero.
Nel punto di ritrovo erano ammassati centinaia e centinaia di persone tutte vestite di nero e tutte armate di pistola e mitra e tutte con occhiali da sole.

 continua..............
Michele

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